La mindfulness è la pratica del prestare attenzione, sapere dove si trova la nostra attenzione e sapere dove dirigerla. La sua pratica si pone come scopo quello di aumentare la consapevolezza, abbandonare i giudizi, diminuire lo stress e l’ansia per poter arrivare a compiere scelte consapevoli e funzionali nella nostra vita. Il termine mindfulness infatti è la traduzione della parola “sati” della lingua pali che significa esattamente “consapevolezza, attenzione presente e attiva”.
La mindfulness trae le sue origine dalle “4 nobili verità” della tradizione buddista che sono:
- la sofferenza fa parte della natura dell’esistenza umana
- la sofferenza ha origini dall’attaccamento, l’avversione, la visione errata
- è possibile la cessazione della sofferenza
- per cessare la sofferenza bisogna intraprendere il cammino dell’ottuplice sentiero
Il nobile ottuplice sentiero è la guida pratica dell’ideale di vita buddista, basato su 8 principi chiave:
- retta comprensione
- retto pensiero
- retta parola
- retta azione
- retta condotta di vita
- retto sforzo
- retta consapevolezza
- retta concentrazione
La pratica della mindfulness deve la sua diffusione a Thich Naat Hahn, un monaco vietnamita che ha portato in occidente i principi e le tecniche di meditazione applicandole alla realtà quotidiana, in modo che potessero adattarsi alla vita di tutti.
Thich Naat Hahn definì la mindfulness come la disciplina essenziale, vista come il processo per alimentare la consapevolezza del presente, sviluppando una serie di abilità ed esperienze accessibili a ognuno di noi.
A partire dagli anni 70, la pratica della mindfulness ha acquisito anche un importante valore scientifico e terapeutico grazie al lavoro del ricercatore e medico biologo John Kabat-Zinn e al suo protocollo MBST (Mindfulness Based Stress Reduction), il primo percorso basato sulla meditazione consapevole, nato con l’intento di ridurre lo stress e la sofferenza nei malati di dolore cronico. Grazie al lavoro del Dott. Kabat-Zinn, il protocollo MBST è oggi riconosciuto in tutti questi ambiti:
- medicina
- psicologia/psicoterapia
- neuroscienze
- istruzione e formazione scolastica
- formazione aziendale
- discipline sportive
- discipline del benessere fisico ed emotivo
cambiando approccio verso la risposta agli agenti stressanti, imparando a rispondere allo stress e non a reagire ad esso. Questo è quello che ci insegna la pratica mindfulness dell’attenzione consapevole.