Essere in salute passa da tante cose. Una mente serena è più sorridente. Una mente più sorridente è più lucida. Una mente più lucida è più consapevole. Una mente consapevole è più sana nel corpo, nei pensieri e nelle emozioni. Emozioni serene rendono equilibrate le relazioni. Le relazioni sono alla base delle società e di ogni forma di crescita e sviluppo.
Claudia Cinquini
Le basi scientifiche su cui poggia la mia visione sono:
1. le evidenze degli studi della PNEI che studia i rapporti e le interconnessioni tra la psiche, il sistema neurovegetativo, il sistema immunitario e quello endocrino
2. le evidenze degli studi legati ai benefici del contatto con la natura sulla salute psico-fisica
3. le evidenze degli studi delle neuroscienze legati ai benefici della meditazione sulla plasticità neuronale oltre che nella promozione e nel mantenimento di svariate funzioni cerebrali
La PNEI ci spiega come le emozioni siano fatti biochimici, che si traducono in cascate di messaggeri molecolari che raggiungono tutto il corpo. Le nostre emozioni e le loro componenti biologiche costituiscono così il legame essenziale tra mente e corpo.
Il contatto con la Natura porta beneficio all’intero organismo perché è in grado di modulare l’attività del nostro sistema nervoso, che a sua volta modula e migliora l’attività del sistema endocrino e di conseguenza anche di quello immunitario, dimostrando la validità della PNEI.
La pratica della meditazione, oltre a portare un miglioramento di diversi parametri fisiologici e a incrementare il benessere psicologico, è in grado di produrre significativi cambiamenti a livello cerebrale attraverso il Brain-Derived Neurotrophic Factor (fattore neurotrofico derivato dal cervello – BDNF) che svolge un ruolo importante nella sopravvivenza e nella crescita neuronale, perché funge da modulatore dei neurotrasmettitori e partecipa alla plasticità neuronale, che è essenziale per l’apprendimento e la memoria. Al contrario, fattori come stress cronico o depressione, portano a un decremento del BDNF e a una perdita neuronale proprio a livello dell’ippocampo e della corteccia prefrontale. Danneggiando queste strutture e le sue connessioni si possono manifestare disturbi motori, deficit esecutivi e compromissione della motivazione e della personalità.
“𝘌𝘯𝘵𝘳𝘰 𝘪𝘭 2030 𝘭𝘢 𝘥𝘦𝘱𝘳𝘦𝘴𝘴𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘱𝘰𝘵𝘳𝘦𝘣𝘣𝘦 𝘦𝘴𝘴𝘦𝘳𝘦 𝘭𝘢 𝘮𝘢𝘭𝘢𝘵𝘵𝘪𝘢 𝘱𝘪𝘶’ 𝘥𝘪𝘧𝘧𝘶𝘴𝘢” – 𝘖𝘔𝘚 (𝘖𝘳𝘨𝘢𝘯𝘪𝘻𝘻𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘔𝘰𝘯𝘥𝘪𝘢𝘭𝘦 𝘚𝘢𝘯𝘪𝘵à)
𝗟𝗮 𝗠𝗶𝗻𝗱𝗳𝘂𝗹𝗻𝗲𝘀𝘀 𝗲’ 𝗹𝗮 𝗽𝗿𝗮𝘁𝗶𝗰𝗮 𝗱𝗲𝗹 𝗽𝗿𝗲𝘀𝘁𝗮𝗿𝗲 𝗮𝘁𝘁𝗲𝗻𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲: 𝘀𝗮𝗽𝗲𝗿𝗲 𝗱𝗼𝘃’𝗲’ 𝗲 𝗽𝗼𝘁𝗲𝗿 𝘀𝗰𝗲𝗴𝗹𝗶𝗲𝗿𝗲 𝗱𝗼𝘃𝗲 𝗱𝗶𝗿𝗶𝗴𝗲𝗿𝗹𝗮.